Ultimo articolo del nostro maestro.
Vi invito a leggere e rileggere libri e articoli che il Prof ci ha lasciato, facendone tesoro!
RESPIRAZIONE
Tutte le grandi tradizioni che hanno preceduto la nostra epoca hanno sempre dato alla respirazione un ruolo essenziale. Questo è evidente e il termine “soffio vitale” che molto prima della nostra epoca gli è stato attribuito è perfettamente giustificato.
La respirazione corrisponde alla bipolarizzazione Yin-Yang, che è la declinazione nota a tutti e che ho avuto modo di menzionare in precedenti articoli.
È, infatti, bipolarizzata in tutti i suoi aspetti: inspirazione-espirazione, comando automatico o volontario, la respirazione è vitale.
Può essere anche di natura piuttosto toracica o addominale, ma l’espirazione ha la caratteristica di non essere mai totale, a cui corrisponderebbe una pressione negativa, immediatamente fatale, a livello degli alveoli polmonari. E’ quindi garantita un’area residua o di riserva, in particolare dai muscoli scaleni, sospesori della prima e della seconda costola, che non hanno antagonisti diretti.
Il spostamento degli scambi tra inspirazione ed espirazione porta sempre ad un blocco nell’inspirazione, soprattutto nella parte superiore del torace, a causa del loro irrigidimento dovuto all’invecchiamento o a particolari incidenti.
Gli scambi tra inspirazione ed espirazione devono rimanere perfettamente fisiologici, sia in espirazione che in inspirazione, perché il blocco inspiratorio, che osserviamo ogni giorno nei nostri pazienti, riduce sia l’ampiezza espiratoria che l’ampiezza inspiratoria, poiché, in questo caso, inspiriamo da una zona bloccata in pre-inspirazione, che ne riduce l’ampiezza e quindi il volume degli scambi.
Durante un trattamento RPG, quando si vuole ripristinare la fisiologica flessibilità espiratoria della parte superiore del torace, si deve quindi insistere con una pressione manuale sulla discesa di quest’area (Figura 1).
La complessità della respirazione ha, purtroppo, a volte la conseguenza che gli RPGisti di qualità non dominano completamente la correzione delle sue disfunzioni.
Così ho deciso di provare un altro approccio, diverso, permettendo a tutti di aggiornarsi, sia teoricamente che praticamente.
DISCRIMINAZIONE DEI TEMPI DI RESPIRAZIONE
Fin dalla nascita della PGR, ho utilizzato una paragone simile a un bandoneon per simulare l’importanza di questa funzione vitale (Figura 2).
Oggi, un approccio diverso mi permette di essere più esplicito sia a livello teorico che pratico.
L’ISPIRAZIONE
È assicurata da tutti i muscoli inspiratori, ma particolarmente osservabile a livello superiore toracico o inferiore diaframmatico-addominale.
Ispirazione di piccola ampiezza
Dipende in particolare dal diaframma e dalla sua relazione con i muscoli addominali ed è quindi osservabile nella parte inferiore del torace.
La limitata discesa del centro frenico fa sì che le cupole diaframmatiche sollevino le costole inferiori, provocando un aumento di volume in tutte le direzioni: verso il basso, dalle inserzioni inferiori del diaframma fino allo fermata del centro frenico e lateralmente, grazie a questo blocco alternativo, un’elevazione delle costole inferiori. Questa è una nozione accademica.
Merita quindi un adeguamento del modello bandoneon del 1980, che è stato pubblicato alla nascita della RPG (Figura 3).
Ispirazione di grande ampiezza
Necessaria negli sforzi violenti, è particolarmente osservabile a livello toracico superiore. In questo caso, sono, in particolare, i muscoli intercostali, in sinergia con i loro sospensori nucali, scapolari e spinali dorsali, ad essere mobilizzati.
Ma riguarda anche il diaframma, attraverso le sue cupole, che, grazie alle sue inserzioni lombari, blocca il centro frenico e aumenta il diametro del torace in tutte le direzioni. Ciò conferma l’affermazione accademica.
Infatti, il movimento temporaneamente esagerato di elevazione del torace superiore porta ad una tensione del sistema integrato di coordinazione neurofibromuscolare anteriore rappresentato dall’intero tratto muscolofibroso che va fino al pericardio.
Il centro frenico viene quindi bloccato, fornendo un punto fisso per le cupole, e il torace inferiore aumenta il suo diametro in tutte le direzioni.
Alla giustificazione di questo blocco del diaframma mancava l’identificazione del tratto muscolofibroso costituito dall’esofago e dai suoi involucri e che, a livello del centro frenico, si associa al pericardio (Figura 4).
L’ESPIRAZIONE
Espirazione di piccola ampiezza
Corrisponde sostanzialmente al rilassamento della contrazione del diaframma.
Espirazione di grande ampiezza
Coinvolge tutti gli espiratori, l’amplificazione dell’abbassamento a livello toracico superiore, diaframmatico e addominale. Il muscolo trasversO dell’addome può partecipare allo sforzo complessivo.
Fisiologicamente, evolve verso un’espirazione più moderata, quando lo sforzo si ferma.
Va notato che, sebbene non antagonisti agli spinali lombari, gli addominali inferiori situati a livello sotto ombelicale possono essere inibiti in caso di iperlordosi o lombalgia (Figura 5). Lo sono anche in caso di obesità.
Devono poi essere rieducati da una specifica contrazione, T3, andando verso la globalità, cronologicamente, dopo il tempo espiratorio toracico superiore, T1 e il tempo espiratorio diaframmatico, T2, mantenuti (Figura 6).
Le sollecitazioni manuali cutanee eccitative possono aiutare Figura 6c.
Apnea
Può essere solo temporanea. Ma i grandi sportivi particolarmente allenati si spingono sempre oltre i limiti
CONCLUSIONE
Questo articolo ha principalmente lo scopo di dimostrare che, con le sue tensioni reciproche, il centro frenico e le sue oscillazioni possono essere considerati sia come il culmine delle tensioni reciproche dei muscoli che lo riguardano, sia come il conduttore somatico delle armonie respiratorie.
Per alcuni, queste poche righe porteranno un chiarimento alle loro conoscenze teoriche e pratiche.
Altri scopriranno che aggiunge complessità alle nozioni che già possiedono. In questo caso, consiglio loro di rileggere questo testo con calma, per arricchire le loro conoscenze teoriche e pratiche.
In nessun caso dobbiamo dimenticare, ovviamente, il ruolo dei centri automatici superiori, in particolare il centro respiratorio situato alla base del cervello, né il ruolo della corteccia.
Ph. E. SOUCHARD
Ottobre 2024